Il Diritto e il rovescio, più che altro...
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LETTERA AD UNA LETTERA CHE NON ARRIVERA’ MAI

 

Il 14 Giugno1997  ritorna indietro una lettera raccomandata da me spedita l’ 11 Giugno  al comune di Augusta Località S. Cusmano (SR), con la dicitura “Zona non servita dal portalettere di Augusta”

E’ difficile, per me, guardarti, e fingermi indifferente al tuo dramma, ed al mio. Eppure sulla tua busta c'è quel timbro, che ti segna come marchio di infamia: Zona non servita dal portalettere di Augusta. Per te, che porti un indirizzo vero, ma inutile, e che ti rivolgi a un destinatario che, come la linea dell’orizzonte, non verrà mai raggiunto,  per te, a cui  sembra di aver perso ogni ragione d’essere, io, invece, riservo un profondo senso di gratitudine.

Nessuno come te, come il tuo ritorno al mittente, mi ha mai fatto così profondamente riflettere sul significato dell’esistenza.

Ma che senso ha avuto scegliere la migliore carta da lettere, l’intestazione curata, la busta di raffinata qualità, ben sigillata, e regolarmente affrancata, con  l’indirizzo scritto con caratteri chiari e aggraziati?!

Nulla è servito, nulla!

Tutte le cure che avevo impiegato per farti arrivare non sono servite a nulla perché, semplicemente, la natura da miliardi di anni aveva in serbo un destino diverso dal … destinatario che io, nella mia efficientista superbia, avevo cercato vanamente di importi.

Oh già mi sembra di sentirli i commenti di chi non ha ancora capito la radicalità del fato: diranno che le poste sono inefficienti, e che le zone non coperte da servizio postale ormai non si trovano più neppure nel deserto australiano o nella foresta amazzonica, arriveranno persino a chiedersi a fronte di quale prestazione io abbia pagato le 4.800 lire di francobolli, tutti regolarmente annullati con timbro ad olio. Sciocche domande di chi non comprende che tutto è vanità, che tutto è nelle mani del destino, che il nostro presunto libero arbitrio è una atroce beffa.

Per 4.800 lire le poste mi hanno donato  l’ opportunità di riflettere profondamente  su questi temi fondamento della esistenza  di ogni uomo.

 Ho inoltre avuto anche modo di riflettere sul fatto che il destinatario non ha il telefono, e nell’attesa che si colleghi anche lui con Internet, l’unico modo che ho per comunicare con lui è quello di raggiungerlo nella sperduta terra a dorso di mulo.

 

 

Disma Vittorio Cerruti

 

Se qui il postino non bussa sempre due volte, ed anzi neppure una, ce ne faremo una ragione...

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